Tra le tante cose che si leggono sulle TOP STORIES del blog KIOSK&VENDING Operator un articolo di qualche mese fa mi ha colpito.
Parla del fenomeno tutto statunitense dei bancomat del Bitcoin, contanti cash in cambio di bitcoin.
Gi ATM Bitcoin sono dei bancomat dove invece che denaro contante si eroga denaro virtuale appunto Bitcoin.
Vediamo cosa dice l’articolo…
“Oggi non è difficile trovare un bancomat bitcoin.
I consumatori possono trovarli facilmente nelle stazioni di servizio e nella maggior parte dei minimarket in tutto il paese.
In effetti, negli ultimi due anni abbiamo assistito a un’assoluta esplosione di crescita nell’installazione di ATM bitcoin.
Secondo CoinAtmRadar, oggi ci sono più di 32.000 bancomat bitcoin negli Stati Uniti. Confrontato con il 2020, quando erano poco più di 4.000.”
Una delle ragioni addotte per giustificare questa crescita è la molta liquidità dovuta al
“boom dell’infusione di contanti nel mercato nel 2020 che è arrivato a seguito dei pacchetti di stimolo della pandemia federale.”
“Quel “denaro gratuito” ha portato a un’impennata della domanda di criptovalute e, di conseguenza,
abbiamo visto un afflusso di investitori alle prime armi che cercavano di acquistare istantaneamente bitcoin con denaro fisico.
Con l’aumento della domanda, ovviamente ha creato una maggiore domanda di bancomat bitcoin.”
Resto un po’ perplesso sulla prima motivazione ma concordo sopratutto con il secondo punto…
“Un altro fattore alla base della ripida curva di crescita è la mancanza di una chiara regolamentazione, sia a livello federale che statale,
nello spazio emergente delle criptovalute e delle blockchain.
Data la mancanza di comprensione e chiarezza nelle linee guida, molti operatori di ATM bitcoin non aderiscono a un valido programma di compliance
per proteggere i clienti e il pubblico dalle frodi e dalle solite truffe.”
In sostanza mancando una regolamentazione a livello federale si è costruito un Selvaggio West.
“abbiamo assistito a un numero allarmante di vittime di frodi e truffe presso gli sportelli automatici bitcoin in tutto il paese.
Sfortunatamente, ciò si traduce in significativi profitti a breve termine per gli ATM bitcoin,
incentivando così gli operatori a continuare ad aggiungere più posizioni di Kiosk
e anche ad aumentare i costi per i rivenditori che addebitano l’affitto per l’hosting di chioschi.”
Che cosa promette il futuro?
Secondo Marc Grens autore dell’articolo…
“Dato il numero di bancomat bitcoin attivi negli Stati Uniti, ci aspettiamo di vedere i regolatori federali e statali diventare più coinvolti nello spazio nei prossimi 12-24 mesi.
Ciò potrebbe portare a una riduzione del numero di Kiosk in tutto il paese, poiché alcuni operatori di ATM bitcoin inadeguati
potrebbero essere costretti ad aderire a uno standard di conformità e prevenzione delle frodi che non possono raggiungere, portandoli così alla chiusura.
Questa sarebbe solo una buona notizia per i consumatori, (nello specifico quelli più vulnerabili alle frodi, come la popolazione anziana),
e per i tanti operatori ATM bitcoin che mettono i consumatori di fronte ai profitti a breve termine.”
Marc Grens è co-fondatore e presidente di Digital Mint.
Aggiungo che nella mia esperienza tutta italiana di questi oggetti ne ho visti pochi … in qualche sottoscala di centri commerciali forse,,,
10 anni fa mi avevano proposto di fare dei totem per vendere Bitcoin …non abbiamo aderito all’iniziativa perchè non avevamo il tempo materiale di farli
penso li abbiano comprati negli Stati Uniti.
Sono sotanzialmente totem touch screen con accettatore di banconote e POS integrati, tutto il resto è un buon collegamento Internet e PC di buona levatura.
Una cosa importante per i Bitcoin ATM è che esiste il modello che agisce nel solco delle vie legali rispettando le normative, effettuando KYC/AM
Se non rispetta questo protocollo potrebbe essere uno striumento non troppo legale..il modello del tutto illegale dove non vengono rispettate le normative. Agevolando pertanto i truffatori del darkweb facilitando il riciclaggio.
Per oggi dal mercato USA è tutto.
Stefano Tessari
NGS Infomedia Srl
www.ngs.it